lunedì, maggio 07, 2007

Incontri Fruscianti 2007, #13

12 maggio
Una solitudine, quella del poeta, che vien da sé, invincibile, senza rimedio ma senza tristezze, mentre lo sguardo punta con decisione alla ricerca.

Chi: Alessandro Pelliccioli conversa con Valeria Gasperi

Cosa: Per amore del reale non ho più smesso di giocare

Quando: Sabato 12.05.07 ore 17.30 - Ingresso libero

Dove: Tuttolibri (030.2160342), Viale Sandro Pertini 1, San Zeno, Brescia

Perché: Un autore, le sue storie. Parole e molto altro...

Scrive fin dai giorni dell'adolescenza, Alessandro Pelliccioli (1957), e scrive poesia. «Carmina non dant panem», cita sorridendo, a proposito di quella che è per lui molto più di una passione: una personale scelta espressiva. È autore di liriche di rara intensità, in cui la ricercatezza del lessico cesella immagini in sé racchiudenti concetti densi, altrettante “matrici del pensiero”. Oltre a poesie apparse sulla rivista di poesia e arte “Contrappunto” fondata da M. Gorini, Pelliccioli ha pubblicato: Raglio d’asino (La Voce del Popolo Edizioni, 1983, prefazione di Andrea Barretta); Zooantroponosi (Piovan, 1985, con prefazione di Roberto Pazzi); L’anima o un rublo (Bric Edizioni, 1999, con prefazione di Mario Arduino); Una poesia (Il Pulcino e l’Elefante, 2003); Il re nudo (Nuovi Autori Edizioni, 2003, prefazione di Mario Arduino). Medico neurologo, considera la nozione dei corpi utile a quella della mente: le due stanno in dialogo perenne «fuori da ogni pretesa di esattezza» puntualizza «la medicina è scienza inesatta, un eterno stato-dell’-arte. Nel rapporto medico-paziente, e non solo, gli orizzonti della medicina toccano quelli della morale o lato sensu dello spirito. «C’è spazio, nella professione medica», afferma «per gli interessi umanistici», mentre l'associazione “Viviamo Puegnago” gli si affida per l’ideazione e la promozione di attività culturali. Da Emily Dickinson, per la quale ha da sempre una speciale predilezione a Giovanni Pascoli, amato per la semplicità solo apparente della rappresentazione di un mondo attraversato da affettività intensa; da Sandro Penna, assai maltrattato dalla critica e dalle antologie scolastiche, a Pier Paolo Pasolini per la consistenza artistica e per i significativi elementi di novità dell'intera opera, Pelliccioli individua Maestri da amare, conoscere e far conoscere: sua l'iniziativa, quest'inverno, di un ciclo di letture poetiche a Manerbio. Disponibile a condividere, mantenendo in sé la concentrazione del ricercatore, secondo la lezione di R.M. Rilke, per cui il risultato poetico costa «l’esser soli»; e di Marguerite Yourcenar, prosatrice di forma accurata e di raffinate risonanze, sorelle alla scrittura in versi.

Attiva in Brescia presso lo Studio Fornaci, Giuliana Geronazzo tradurrà nelle sue realizzazioni in vetro alcune suggestioni della pagina scritta. E sullo sfondo, l’impareggiabile cortesia di Franco Guindani, il libraio.

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