sabato, settembre 01, 2007

Settembre - A breve


Ángulo eterno,
la tierra y el cielo.
(Con bisectriz de viento).

Ángulo inmenso,
el camino derecho.
(Con bisectriz de deseo).

Federico García Lorca

venerdì, giugno 01, 2007

Giugno - Prima di non andare via


Biglietto
Lasciato prima di non andare via

Se non dovessi tornare,
sappiate che non sono mai
partito.

Il mio viaggiare
è stato tutto un restare
qua, dove non fui mai.

Giorgio Caproni (Stringendo da Il franco cacciatore, 1973-1982)

lunedì, maggio 21, 2007

Incontri Fruscianti 2007, #15

26 maggio
Immagina mamma e papà come re e regina, la coppia perfetta e ideale che ogni bambino vorrebbe avere tutta per sé… e quando dall’Italia arrivano Nora e Francesco, Mihai non sa se sono veramente un re e una regina, ma si affida loro nella speranza di correre verso una vita piena di luce.

Chi: Cosetta Zanotti conversa con Marisa Bonomi

Cosa: "Mihai" (San Paolo Edizioni, 2007)

Quando: Sabato 26.05.07 ore 17.30 - Ingresso libero

Dove: Tuttolibri (030.2160342), Viale Sandro Pertini 1, San Zeno, Brescia

Perché: Un autore, le sue storie. Parole e molto altro...

Scrittrice, illustratrice e collaboratrice del quotidiano "Avvenire", Cosetta Zanotti è una giovane e vivacissima mamma. Nella vita in famiglia, frequente spunto per i suoi racconti, trova modo di condividere con le tre figlie la passione per la scrittura. Da molti anni impegnata nello svolgimento di attività presso le scuole elementari e medie, Cosetta ha pubblicato, con la casa editrice Jaca Book, La maschera magica nel 2000 e Arsenico fantasma speciale nel 2001. È direttrice della collana "Parole per dirlo: libri preziosi per vivere insieme le cose difficili", inaugurata nell’aprile del 2004 per la casa editrice San Paolo e di cui fanno parte Il mare del cielo e Mihai.

Le numerose esperienze professionali di Marisa Bonomi, laureata in Psicologia, psicoterapeuta infantile esperta in problematiche legate all’handicap, abbracciano il settore dell’insegnamento scolastico, la realizzazione di corsi di formazione per educatori e genitori e l’attività di consulenza per le famiglie. Nel 2001 ha costituito, in collaborazione con altri professionisti, l’Associazione Mons. G. Marcoli in tutela della genitorialità presso le famiglie con persone audiolese. Autrice di varie pubblicazioni, ha realizzato molti filmati soprattutto intesi alla documentazione delle modalità di inserimento dei bambini sordi al nido e alla scuola materna.

Attiva in Brescia presso lo Studio Fornaci, Giuliana Geronazzo tradurrà nelle sue realizzazioni in vetro alcune suggestioni della pagina scritta. E sullo sfondo, l’impareggiabile cortesia di Franco Guindani, il libraio.

lunedì, maggio 14, 2007

Incontri Fruscianti 2007, #14


19 maggio
Spesso non mi sono curato dell’urgenza dell’adesso, mentre sognando ad occhi aperti ingoiavo il mio futuro a grandi morsi… vivendo il mio tempo nell’attesa della realizzazione dei miei sogni, non mi accorgevo di quanto stessi perdendo il futuro, che era camuffato da presente…

Chi: Luca Grazioli conversa con Alessandro Gropelli

Cosa: "Cronache dal Presente Apparente" (Editrice Lumini, 2006)

Quando: Sabato 19.05.07 ore 17.30 - Ingresso libero

Dove: Tuttolibri (030.2160342), Viale Sandro Pertini 1, San Zeno, Brescia

Perché: Un autore, le sue storie. Parole e molto altro...
Ad accompagnare l'incontro, un'esposizione di immagini di Cristian Filippini.

Al valore dell’invenzione, riscontrabile con le componenti dell’esperimento e dell’imprevedibilità di alcuni esiti narrativi, va ad aggiungersi un substrato di buone letture che Luca Grazioli (Brescia, 1977) non ha scordato, anzi suggestivamente riutilizza. Stupore e meraviglia pervadono "Cronache" d’impianto tradizionale, ove la cifra della novità è portata dal contenuto, assai vario all’interno di uno schema narrativo rispettoso, senza forzature, delle unità aristoteliche. Dal levar del sole al suo tramonto, si succedono davanti agli occhi curiosi di un barista, emblema dell’osservazione passiva, molti personaggi che conducono con sé, presso il bancone, storie stravaganti e ancor più stravaganti caratteri. Ogni incontro dà vita a un capitolo chiuso in sé, collocato in un hic et nunc che è soltanto “apparenza”, perché sostanziato dall’ascolto di chi, a fine giornata, chiuderà la saracinesca e buonanotte suonatori. Ed è proprio l’interlocuzione, gestita non senza riluttanze da parte del barista, il fil rouge di collegamento tutti gli episodi del libro. Si dura fatica a non affezionarsi al tenero omino dall’aspetto goffo, che par quasi ideato dalla penna di un fumettista; a non simpatizzare con le signore fanées, smarrite in clamorosi fraintendimenti sull’epoca e sul milieu sociale d’appartenenza… a non sentirsi solidali con scienziati e cammellieri, rappresentanti estremi di un universo che si tiene in virtù di una sorridente, assoluta, disarmata prima che disarmante, follia. A incontrarlo da vicino, l’autore appare assai lontano dal cinismo di cui potrebbe esser tacciato il suo barista-narratore (onnisciente e mai demiurgo). Orwell, Borges, Huxley e Dick sono soltanto i primi e più ovvi tra i nomi che la lettura di Cronache dal presente apparente suggerisce alla memoria, senza gravare sul ritmo spedito e tutto sommato autonomo della narrazione coinvolgente come un caleidoscopio che, piazzato davanti al nostro occhio, ritagli, a beneficio della fantasia, immagini su immagini e colori su colori. Con la carica esplosiva di un’opera prima che è in definitiva una summa di applicativi direttamente discendenti dalla storia della filosofia, Grazioli attira senza dubbio l’attenzione: «Vorrei lasciare un segno nella cultura», afferma, da buon giovane pensatore.

Alessandro Gropelli, nato a Chiari (Brescia), ama il suo Paese e si sente europeo. Giornalista pubblicista, scrive per testate bresciane e milanesi; studia economia alla Bocconi.

Ad accompagnare l’incontro, le immagini di Cristian Filippini (Brescia, 1975). Fotografo professionista e grafico pubblicitario, formatosi presso l'Accademia d'Arte, è docente di "Fotografia" e "Stampa Fine Art" presso i Corsi di Laurea della LABA, Libera Accademia di Belle Arti di Brescia, dove ha fondato PalcoGrafico - Immagini per Comunicare. All'esperienza maturata in Italia e negli Stati Uniti, accanto a fotografi e artisti italiani e internazionali, tra cui Innocenzo Pedretti, suo grande maestro, si sono aggiunte negli anni significative collaborazioni con docenti della Long Island University e dell'International Center of Photography di New York. Ha esposto con mostre personali e collettive in Italia (Milano, Brescia, Mantova, Perugia, Napoli, Foggia) e negli Stati Uniti (New York, North Carolina, New Jersey).

lunedì, maggio 07, 2007

Incontri Fruscianti 2007, #13

12 maggio
Una solitudine, quella del poeta, che vien da sé, invincibile, senza rimedio ma senza tristezze, mentre lo sguardo punta con decisione alla ricerca.

Chi: Alessandro Pelliccioli conversa con Valeria Gasperi

Cosa: Per amore del reale non ho più smesso di giocare

Quando: Sabato 12.05.07 ore 17.30 - Ingresso libero

Dove: Tuttolibri (030.2160342), Viale Sandro Pertini 1, San Zeno, Brescia

Perché: Un autore, le sue storie. Parole e molto altro...

Scrive fin dai giorni dell'adolescenza, Alessandro Pelliccioli (1957), e scrive poesia. «Carmina non dant panem», cita sorridendo, a proposito di quella che è per lui molto più di una passione: una personale scelta espressiva. È autore di liriche di rara intensità, in cui la ricercatezza del lessico cesella immagini in sé racchiudenti concetti densi, altrettante “matrici del pensiero”. Oltre a poesie apparse sulla rivista di poesia e arte “Contrappunto” fondata da M. Gorini, Pelliccioli ha pubblicato: Raglio d’asino (La Voce del Popolo Edizioni, 1983, prefazione di Andrea Barretta); Zooantroponosi (Piovan, 1985, con prefazione di Roberto Pazzi); L’anima o un rublo (Bric Edizioni, 1999, con prefazione di Mario Arduino); Una poesia (Il Pulcino e l’Elefante, 2003); Il re nudo (Nuovi Autori Edizioni, 2003, prefazione di Mario Arduino). Medico neurologo, considera la nozione dei corpi utile a quella della mente: le due stanno in dialogo perenne «fuori da ogni pretesa di esattezza» puntualizza «la medicina è scienza inesatta, un eterno stato-dell’-arte. Nel rapporto medico-paziente, e non solo, gli orizzonti della medicina toccano quelli della morale o lato sensu dello spirito. «C’è spazio, nella professione medica», afferma «per gli interessi umanistici», mentre l'associazione “Viviamo Puegnago” gli si affida per l’ideazione e la promozione di attività culturali. Da Emily Dickinson, per la quale ha da sempre una speciale predilezione a Giovanni Pascoli, amato per la semplicità solo apparente della rappresentazione di un mondo attraversato da affettività intensa; da Sandro Penna, assai maltrattato dalla critica e dalle antologie scolastiche, a Pier Paolo Pasolini per la consistenza artistica e per i significativi elementi di novità dell'intera opera, Pelliccioli individua Maestri da amare, conoscere e far conoscere: sua l'iniziativa, quest'inverno, di un ciclo di letture poetiche a Manerbio. Disponibile a condividere, mantenendo in sé la concentrazione del ricercatore, secondo la lezione di R.M. Rilke, per cui il risultato poetico costa «l’esser soli»; e di Marguerite Yourcenar, prosatrice di forma accurata e di raffinate risonanze, sorelle alla scrittura in versi.

Attiva in Brescia presso lo Studio Fornaci, Giuliana Geronazzo tradurrà nelle sue realizzazioni in vetro alcune suggestioni della pagina scritta. E sullo sfondo, l’impareggiabile cortesia di Franco Guindani, il libraio.

giovedì, maggio 03, 2007

Incontri Fruscianti 2007, #12


5 maggio
«Io lotto per essere un giorno ciò che voglio. Non come mi vorrebbero i nostri teocrati e nemmeno come mi vogliono i vostri capi o i vostri intellettuali ma… come voglio io!»

Chi: Sergio Rozzi conversa con Ivana Trevisani

Cosa: "Primo - Omo" (ELM, 2006)

Quando: Sabato 05.05.07 ore 17.30 - Ingresso libero

Dove: Tuttolibri (030.2160342), Viale Sandro Pertini 1, San Zeno, Brescia

Perché: Un autore, le sue storie. Parole e molto altro...

Ama la radio il bresciano Sergio Rozzi (1967), per le stesse ragioni, suppergiù, che Eugenio Finardi dichiarò in un’antica canzone: «Le parole, attraverso il suono, raggiungono immutate chiunque in qualsiasi parte della terra. Le nuove tecnologie la vorrebbero superata, e invece conserva un fascino indistinto e misterioso, specie nelle ore notturne, se uno l’ascolta perdutamente sino alle prime luci dell’alba». La radio arriva dalla gente, entra nelle case e ci parla direttamente. Sull’essere diretti potremmo ricevere, da Rozzi, più di una lezione probabilmente senza timore di stanchezza e noia né senza rischiare di cogliere mai, in lui, neppure l’accenno di atteggiamenti cattedratici.
Chiarezza e passione per l’approfondimento vengono a Sergio dalla militanza: venticinquenne, in un percorso di formazione che lo assorbe interamente, acquisisce, come collaboratore di alcune importanti testate cittadine (a cominciare da BresciaSet (1996) ultima costola del nucleo storico e cooperativo di BresciaOggi), i principi del giornalismo d’inchiesta. Contemporaneamente, collabora con altri periodici fra i quali Il Lunedì del Sebino ed a livello nazionale con Avvenimenti giornale dell’Altra Italia. Un periodo «d’isolamento dal mondo del giornalismo», secondo le sue parole, gli regala del tempo per riflettere ma non modifica l’approccio alla realtà, che emerge con forza in un’opera organizzata come serie di racconti. Nato con il titolo di Oltre la linea, ma giunto alle stampe come Primo - Omo, il lavoro di Sergio si colloca tra inchiesta e opera letteraria; affronta un tema che è oggi nell’occhio del ciclone, gli conferisce lo spessore della verità indagata e rappresentata con certosina pazienza, con lucidità, senza indietreggiare davanti a nulla. Le soluzioni narrative intervengono a dare sapore ad alcune storie raccolte né più né meno come confessioni dalla viva voce dei protagonisti e sulle quali non c’è intervento di ripulitura sul lessico né sulle durezze “di vita”, quali sono state mostrate da alcuni giganti della nostra letteratura. Se l’obiettivo è parlare liberamente, Sergio, attualmente direttore di un e-zine tematico sul giardinaggio, lo ha colto pienamente in questa prima opera rivelatrice di capacità di attenzione, di coraggio, di una raffinata ironia da cui si genera un effetto di “sfumato” per le tinte forti di quelle scelte di vita che un tempo si definivano “estreme”, ma che lo sono – fortunatamente – sempre meno.

Autrice di articoli in varie riviste specialistiche, Ivana Trevisani ha firmato un intervento nel collettaneo Fare pace dove c’è guerra (2003) e in Il bagaglio invisibile – Storie di vita e pratiche di mediazione interculturale (2004). Alla pubblicazione de Lo sguardo oltre le mille colline – Testimonianze dal genocidio in Rwanda ( Baldini Castoldi Dalai, 2004) ha fatto seguito Il velo e lo specchio - pratiche di bellezza come forma di resistenza agli integralismi (2006), in cui affiora una realtà perlopiù ignorata dagli occidentali: una pratica di resistenza politica delle donne musulmane fondata sulla cura della bellezza. Il fronte è duplice: se da un lato il mondo islamico le soffoca nel "velo" estromettendole da qualsiasi forma di potere sociale riconosciuto, dall’altro l’Occidente, attraverso il filtro del proprio "specchio", riesce a vedere soltanto quei veli da cui doverle liberare. Già sapienza antica e consolidata in gesti e rituali quotidiani, la bellezza eleva lo spirito e il pensiero salvando dall’immiserimento dell’anima e dall’abbrutimento del corpo, ma si oppone alla negazione dell’identità femminile restituendo la donna alla sua consapevole unicità. Confidenze, denunce, semplici racconti di vita quotidiana affidati all’autrice nel corso di incontri e relazioni si intrecciano a frammenti letterari, cinematografici e teatrali invitano a un ascolto profondo, che apra, al di là di ogni pregiudizio e luogo comune, alla possibilità di un mondo dove le diversità culturali e spirituali non dividano, ma possano coesistere arricchendosi e comprendendosi tra loro. Psicologa psicoterapeuta con formazione antropologica, Trevisani svolge attività di formatrice all’estero, in fasi post-belliche, per progetti psico-sociali e con donne. Ha operato in Palestina, Vietnam, Rwanda, Kosovo e Iraq. In Italia è impegnata in ambito clinico, di formazione e di psicologia dell’emergenza. Collabora con associazioni, enti e organizzazioni non governative nazionali e internazionali, elaborando progetti rivolti a donne straniere, immigrati, profughi, richiedenti asilo.

Attiva in Brescia presso lo Studio Fornaci, Giuliana Geronazzo tradurrà nelle sue realizzazioni in vetro alcune suggestioni della pagina scritta. E sullo sfondo, l’impareggiabile cortesia di Franco Guindani, il libraio.

mercoledì, maggio 02, 2007

A maggio con noi


Incontri Fruscianti presso Libreria Tuttolibri, Viale S. Pertini, 1 - S. Zeno (BS), 030.2160342.
Ingresso libero

- Sabato 05.05.07, ore 17.30
Sergio Rozzi: Primo-Omo

- Sabato 12.05.07, ore 17.30
Sandro Pelliccioli: Per amore del reale non ho più smesso di giocare

- Sabato 19.05.07, ore 17.30
Luca Grazioli: Cronache dal presente apparente

- Sabato 26.05.07, ore 17.30
Cosetta Zanotti: Mihai